1° classificato EVA GAUDENZI Parto Insolita e divertente la chiave scelta per il monologo, che con ironia e tenerezza ci scaraventa in un inaspettato percorso a mosca cieca, innescato dal desiderio di avere un bambino e che si concluderà con l’agognato parto. Grazie al sottile filo dell’autoderisione, la scrittura vivace rivela luci e ombre delle nostre vicende quotidiane, proponendoci una prospettiva inaspettata che le rende ancora più umane. |
2° classificato FEDERICA CLEMENTI Un gioco sottile Seguendo la vicenda da due punti di vista diversi, il testo ci guida per mano dei protagonisti attraverso la nascita e la morte di una relazione a senso unico, penalizzata da limiti che nessuno dei due è in grado di superare. Inevitabilmente il loro incontro finirà per renderli entrambi ancora più soli di quanto non fossero prima di conoscersi. Efficace la scelta drammaturgica, improntata alla solitudine che loro malgrado li accomuna. |
3° classificato MARCO DE SIMONE Non è mai successo Il dialogo in punta di fioretto tra i due protagonisti è incalzante, entrambi si ritroveranno con le spalle al muro, senza vincitore né vinto. Le illusioni e le false verità che sostenevano i rapporti di coppia di entrambi si sgretolano, lasciandoli sgomenti e disorientati. Il testo si destreggia con agilità nel sottobosco delle relazioni umane, mettendo a nudo ipocrisie e autoinganni. |